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3 miti da sfatare per conquistare l’attenzione dei consumatori online

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3 miti da sfatare per conquistare l’attenzione dei consumatori online

Tempo di lettura: 4 minuti

Si ritiene che il livello di attenzione dei consumatori online duri solo pochi secondi ma in realtà non è esattamente così. In questo articolo Helen Lin, Presidente del Digital Investment da Publicis, sfata questo e altri miti sull’attenzione dei consumatori.

Pensiamo alla tipica giornata della maggior parte di noi. Suona la sveglia, controlli messaggi, email e feed sui Social Media. Fai colazione, ti prepari e mentre vai a lavorare controlli news o guardi video sullo smartphone. In pausa pranzo leggi altri messaggi e apri una serie di app. Tornando a casa guardi qualche video su YouTube o una serie in streaming.

Se tutto questo ti suona familiare, sappi che questa è la realtà di molte persone. In qualità di consumatore, questo è sicuramente un vantaggio, perché puoi decidere che cosa guardare nel modo e nel momento che vuoi. Se hai un’azienda, devi essere in grado di sfruttare i vantaggi di questa “new attention economy”.

Mito #1: le persone hanno il livello di attenzione di un pesciolino rosso

Si dice costantemente che i livelli di attenzione delle persone online sono crollati, ma la realtà è che le persone prestano ancora molta attenzione. Infatti, una ricerca Google sul comportamento dei consumatori del 2017 rivela che l’81% delle sessioni video catturano l’interesse delle persone.

Anzi, si potrebbe dire che oggi prestiamo ancora più attenzione rispetto a prima. Ciò che è cambiato è la nostra tolleranza nei confronti di chi ci fa perdere tempo: abbiamo a disposizione talmente tanti contenuti che non ci accontentiamo della prima opzione, se non ci piace passiamo velocemente ad un altro contenuto.

Che cosa significa tutto questo per il tuo business? Significa che l’attenzione delle persone è disponibile, ma richiede contenuti di qualità maggiore rispetto al passato (n.b: a questo scopo, se non si hanno particolari doti editoriali, la scelta di un ottimo SEO copywriter freelance è obbligata).

Mito #2: le persone hanno lo stesso grado di attenzione

La qualità del tempo passato davanti ai diversi dispositivi non è uguale. Quando guardi la TV, quanto segui effettivamente ciò che è in onda? Quante altre attività svolgi nel frattempo? D’altro canto, come ti comporti mentre guardi un video sul telefono?

La ricerca “Video Mobile Diary” effettuata da Google nel 2017 indica che esistono due modalità di fruizione dei contenuti:

  • Lean-forward: guardiamo contenuti per imparare a fare qualcosa, cerchiamo informazioni generali o prima di effettuare un acquisto, esploriamo un hobby e cerchiamo idee.
  • Lean-back: guardiamo contenuti come forma di intrattenimento, per rilassarci o per passare il tempo.

Come si può immaginare, durante la modalità lean-forward (tipica della fruizione da mobile) siamo molto più attenti rispetto a quella lean-back (tipica della fruizione via TV). Per il tuo business, i momenti lean-forward sono un’ottima opportunità per catturare l’attenzione del pubblico.

Mito #3: le persone hanno imparato a ignorare gli annunci

Quando troviamo annunci rilevanti e che ci fanno sentire coinvolti in prima persona, prestiamo volentieri la nostra attenzione.

Che cosa fare dunque per essere rilevanti? Creare campagne che aggiungano qualcosa di speciale all’esperienza dell’utente. Questo si ottiene capendo innanzitutto perché  e cosa stanno cercando le persone.

È sorprendente quanto ogni piattaforma giochi un ruolo specifico nell’esperienza di ogni utente. Per questo, devi fornire contenuti non solo di qualità ma anche in linea con le caratteristiche di ogni canale – solo così sarai rilevanti agli occhi delle persone.

Considera l’esempio di Kellogg Co. e della sua campagna online per un nuovo packaging dei Rice Krispies Treats: su YouTube sono state proposte 110 versioni dello stesso video abbinate a 175 keywords, in modo da offrire agli utenti un’esperienza totalmente personalizzata e rilevante.

Perché questa è stata una delle campagne di maggior successo per Kellogg? Perché ha portato il concetto di “catturare l’attenzione” a un livello successivo, creando un forte legame tra persone e brand.

Il marketing della new attention economy

In breve, è ancora possibile catturare l’attenzione delle persone in un mondo in cui ci sono “tante opzioni e poco tempo”. È sufficiente ricordare che:

  • Le persone prestano ancora attenzione, ma sono aumentate le loro aspettative in termini di qualità dei contenuti.
  • È più facile catturare l’attenzione con i contenuti video.
  • Le persone prestano ancora attenzione agli annunci pubblicitari ma solo se sono rilevanti.

Liberamente tradotto da Thinkwithgoogle


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