Come rivitalizzare il blog aziendale ed aumentare le visite: 6 domande per una Content Audit efficace
Come rivitalizzare il blog aziendale ed aumentare le visite: 6 domande per una Content Audit efficace
Hai già pubblicato diversi articoli sul tuo blog aziendale ma fai poche visite?
Ecco alcuni consigli su come aumentare le visite (in poco tempo) sul tuo blog aziendale!
È il momento di rinnovare il calendario editoriale
La prima cosa da fare è capire quali dei contenuti del nostro blog hanno funzionato nell’ultimo anno e quali no eseguendo una Content Audit.
La promozione del brand, il traffico che arriva sul sito e la digital strategy adottata sono complementari alla qualità dei contenuti pubblicati; ecco perché un marketer che vuole ottenere risultati migliori ha il compito di verificare l’efficacia della Content Strategy periodicamente.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento è opportuno ricordare che non ci sono regole assolute e universali per impostare una Content Strategy. Ci sono però 6 domande, valide per i marketer di tutti i settori, che possono aiutarti a capire se il tuo blog funziona e perché.
Per sviluppare una Content Audit efficace ricordati di:
- Mettere a fuoco gli obiettivi della tua strategia (lead generation, brand awareness, più iscritti al servizio, ecc.) e gli appropriati KPI (Key Performance Indicators) per capire cosa funziona e cosa no;
- Verificare di aver collegato il tuo account Google Analytics al blog. Nel caso non sapessi come utilizzare questa piattaforma di Google puoi leggere qui una veloce guida su come iniziare a utilizzare Analytics.
Ai blocchi di partenza
Una volta fissati gli obiettivi, non ci resta che trovare un metodo per raccogliere e valutare i dati relativi ai contenuti pubblicati sino ad ora.
Un sistema che utilizzo personalmente è quello di creare, all’interno di un foglio excel, una colonna per il contenuto e altre sei colonne, in cui inserisco una valutazione da 1 a 10 per ogni domanda inerente al contenuto considerato. (Ricorda di assegnare il punteggio in base agli obiettivi e al target di riferimento precedentemente stabiliti).
Si parte!
Siamo così arrivati, alle 6 domande da farsi per una content strategy efficace e di successo
1. Il contenuto è ancora rilevante?
Monitora almeno una volta l’anno gli articoli tecnici del tuo blog. Un contenuto informativo di tipo tecnico diventa spesso obsoleto in meno di due anni (dipende soprattutto dalla velocità di sviluppo del settore).
La vera domanda da porsi è: “l’articolo è ancora una fonte valida e utile per gli utenti?”
2. Quante persone visitano la pagina dell’articolo?
Il criterio più semplice con cui valutare la rilevanza di un contenuto è monitorarne l’affluenza di traffico.
Dopo aver collegato il tuo sito alla piattaforma Google Analytics potrai estrarre tu stesso i dati del tuo blog. Gli indicatori più rilevanti per valutare il tuo contenuto sono:
Traffico medio mensile
Puoi osservare il traffico verso il tuo blog selezionando dal menù a sinistra in Google Analytics:
- Clicca su <Comportamento
- Clicca quindi su <Contenuti del sito> e <Tutte le pagine>
- Seleziona quindi un intervallo temporale: esempio gli ultimi 6 mesi
- Calcola la media mensile delle visite
Traffico organico medio mensile
Partendo dal traffico medio mensile:
- Clicca <Dimensione secondaria> e digita “Sorgente”
- Mantieni l’intervallo temporale
- Calcola nuovamente la media mensile delle visite
- Oltre a Google, considera anche le altre maggiori sorgenti (fonti di traffico)
Frequenza di rimbalzo
La frequenza di rimbalzo rappresenta la percentuale di sessioni che hanno visitato una sola pagina e in cui non ci sono state interazioni con la pagina. Questo dato si rileva particolarmente importante per capire se i nostri contenuti invogliano gli utenti a curiosare un po’ per il sito o se li spingano a “fuggire”. Per vedere questo dato replica gli step per verificare il traffico medio mensile e osserva la sesta colonna a partire da sinistra:
Tempo medio sulla pagina
Come la frequenza di rimbalzo, questo indicatore è importante per capire il tasso di coinvolgimento dei visitatori. Più è alto, più significa che i nostri utenti si soffermano a leggere e hanno maggiore probabilità di leggere altri contenuti e/o ritornare sul nostro blog.
Nella tabella puoi consultare tutti questi dati contestualmente ad ogni singolo articolo del tuo blog, traendo quindi un’accurata valutazione da assegnare alla seconda delle 6 colonne sull’Excel che hai creato.
3. L’articolo ha un buon tasso di engagement?
Raccogliere dati sul tasso di engagement da parte degli iscritti ai contenuti pubblicati sugli account social della tua azienda può aiutarti a determinare quanto sia efficace il tuo piano editoriale. Metriche come “mi piace”, condivisioni e commenti sui social media dimostrano come (e se) i visitatori siano effettivamente coinvolti dai tuoi contenuti.
Utilizza uno strumento di social analytics, ce ne sono davvero tanti sul mercato (come Sprout Social, BuzzSumo…) che offrono una prova gratuita, dalla quale è già possibile farsi un’idea del tasso di engagement dei tuoi contenuti sui social.
Puoi anche utilizzare platform analytics specifici dei singoli social media (come Facebook Audience Insights, Twitter Analytics e Instagram Insights…).
4. I tuoi articoli sono (ancora) rilevanti dal punto di vista SEO?
La rilevanza SEO di un articolo è un fattore importante per capire se vale la pena di conservalo o aggiornarlo. Detto questo, ci sono tantissimi elementi possono per determinare la rilevanza SEO di ogni post del tuo blog: qui sotto ti illustrerò i più importanti.
Numero e qualità dei Backlink
Un elemento molto importante nella SEO è rappresentato dai link esterni che, da altri siti, indirizzano verso il nostro sito / blog / articolo.
Per valutare la rilevanza SEO di un articolo del tuo blog verifica la quantità e soprattutto della qualità dei backlink che portano ad esso: il post del blog dovrebbe contenere diversi link da fonti esterne autorevoli e link interni dal tuo sito.
Utilizza un web crawler tool che possa fornirti le informazioni (es. Semrush) che ti servono. Inizia controllando ogni backlink dell’articolo che stai esaminando verificando che:
- provenga da un sito autorevole (tool come Semrush mostrano un punteggio di autorevolezza del dominio da cui proviene il backlink);
- che sia ancora attivo (anche questo visibile tramite un tool analogo a Semrush);
- il numero di domini di riferimento (ossia, il numero di siti che si collegano all’articolo).
Considera anche il numero dei domini di riferimento: grazie ad essi è possibile anche possibile determinare se i numeri sono stati “gonfiati” artificialmente (migliaia di link da un singolo dominio dovrebbero essere sospetti: il rischio è una penalizzazione dagli algoritmi di Google).
Qualità dei metadati
I metadati (“Titolo” e la “Descrizione” di una pagina web) sono fondamentali per una buona ottimizzazione SEO – e, di conseguenza, per attirare traffico sul tuo articolo.
Il modo più semplice per verificare i metadati è controllare come il tuo post del blog appare nella pagina dei risultati dei motori di ricerca (SERP):
- Il titolo della pagina e la metadescrizione si adattano allo spazio disponibile? (60 Caratteri per il titolo e 160 per la descrizione)
- Contengono le parole chiave rilevanti?
“Densità” delle parole chiave
Prendi la lista di parole chiave per il tuo blog e confrontala con ogni articolo (non ne hai una? lo scopri perché lo studio delle parole chiave è fondamentale).
Identifica il numero e la rilevanza delle parole chiave all’interno dell’articolo che stai esaminando. compresi il contenuto del corpo, Da particolare rilevanza ai titoli (H1), sottotitoli (H2) e al corpo del testo. Ognuno di questi elementi ha un certo significato per le sue prestazioni nelle SERP.
CONSIGLIO: non inserire troppe parole chiave nei tuoi articoli: questa pratica (ormai antiquata) danneggerà il posizionamento SEO delle pagine web a cui viene applicata. Individua e inserisci solo le più rilevanti e fallo in modo naturale.
5. L’articolo ha un buon tasso di conversione?
Per rispondere a questa domanda dovrai ricorrerere nuovamente a Google Analytics: collegando i goal (che possono essere iscrizioni al blog, acquisti, iscrizioni ad eventi, ecc.) alla piattaforma di Google potrai tracciare i dati sulle conversioni.
Per verificare il tasso di conversione del tuo blog vai sul tuo account Google Analytics:
- Vai a <Conversioni – Obiettivi – URL dell’obiettivo>
- Scegli quindi la pagina da analizzare.
Guarda il numero di complementi d’obiettivo e il valore dell’obiettivo (se l’hai impostato) rispetto al raggiungimento dell’obiettivo sulla pagina.
6. Manca qualcosa?
Una volta analizzati tutti gli articoli del blog che valeva la pena di considerare, è possibile effettuare un’analisi delle potenziali lacune.
Ti consiglio di compilare a man mano l’Excel che hai creato prima di iniziare, così da avere un pool di dati da consultare (fondamentale per questa fare della Content Audit).
Abbinate la vostra lista di parole chiave al contenuto del blog esistente.Ci sono parole chiave non appaiono in alcun articolo o solo alcuni articoli? Queste possono (e dovrebbero) essere incluse negli articoli del prossimo piano editoriale.
Aggiornare, rielaborare, cancellare
Segnando ogni domanda complessiva e le sue sotto-domande, si può valutare cosa c’è dopo per ogni post del blog:
- Aggiorna i post con punteggi sani a cui basta qualche rifinitura (ad esempio, con score da 8 a 10)
- Modifica gli articoli con punteggi più bassi che possono essere migliorati con un po’ di lavoro (score da 4 a 7)
- Rimuovi i post con punteggi bassi (score da 1 a 3)
Tutto pronto per la Content Audit
Come avrai intuito leggendo questo articolo la realtà dell’auditing dei contenuti non è particolarmente affasciante e patinata. Ma è un lavoro che dovrebbe essere parte integrante della salute generale del vostro digital marketing.
Rispondendo a queste 6 domande per ogni post del blog con un approccio basato sui dati, avrai un’analisi obiettiva e utile per una content audit migliore.
Questo approccio ti permetterà di creare contenuti utili (e di qualità) per la tua azienda, aggiornare e ottimizzare quelli esistenti e ottenere più traffico qualificato sul tuo sito.
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