SEO on-page: scopri gli 11 problemi più diffusi e le dritte per risolverli
SEO on-page: scopri gli 11 problemi più diffusi e le dritte per risolverli
Il tuo sito non riesce ad aver un buon posizionamento nelle SERP? Le tue tecniche SEO on-page non hanno portato ad alcun risultato?
Scopri quali sono i problemi SEO più diffusi e migliora il tuo posizionamento.
Ormai comparire tra i primi risultati organici di Google è diventato sempre più difficile, spesso anche per problemi legati alle tecniche SEO on-page di base, che se non usate o usate in maniera errata non aiutano minimamente il posizionamento del tuo sito.
Grazie ai dati anonimamente raccolti da SEMrush da 100.000 siti e 450 milioni di pagine è stato possibile determinare quali sono i problemi SEO più riscontrati dai proprietari di siti e le soluzioni per risolverli.
Ecco i dati riassuntivi:
Gli 11 problemi SEO più diffusi
1. Contenuto duplicato
In accordo con i dati di SEMrush, il 50% delle pagine analizzate affronta problemi di contenuto duplicato.
Sebbene apparentemente non ci sia alcuna specifica penalità per i contenuti duplicati sullo stesso dominio, il problema si pone quando le pagine simili cominciano a competere per la stessa posizione nei risultati di ricerca e Google finisce per filtrarne una a discapito dell’altra, magari proprio quella che si voleva posizionare!
In una situazione simile, oltre ad una approfondita scansione del sito volta ad eliminare i contenuti duplicati, l’utilizzo dell’attributo rel=canonical può aiutare, perché permette a Google di sapere esattamente quale delle pagine duplicate posizionare.
2. Tag alt mancanti e broken images
La ricerca ha rilevato che il 45% dei siti presenta immagini senza tag alt, mentre il 10% presenta broken images. Vediamo nel dettaglio.
I tag alt vengono usati per descrivere le tue immagini ai motori di ricerca e assicurano che vengano indicizzate correttamente nella ricerca per immagini, portando traffico aggiuntivo al tuo sito.
Le broken images possono provocare gli stessi problemi dei broken link, ovvero una pessima esperienza utente. Uno dei modi per evitarle è assicurarsi di avere le immagini nella propria media library, e non su un altro host di immagini.
3. Problemi con i tag Title
I tag Title sono usati per dire ai motori di ricerca e ai visitatori di cosa tratta ogni pagina del proprio sito, nel modo più breve e accurato possibile.
SEMrush ha riscontrato che il 35% dei siti presenta tag Title duplicati, il 15% ha un testo troppo lungo nel tag, l’8% non ce l’ha e il 4% non fornisce abbastanza testo.
4. Meta Descriptions
La meta description è un breve paragrafo di testo presente nel codice HTML di una pagina web e descrive il suo contenuto. Questa descrizione appare sotto l’URL della pagina nei risultati di ricerca, come evidenziato in figura.
La ricerca condotta da SEMrush rivela che il 30% dei siti presenta meta description duplicate, mentre il 25% non ce l’ha.
5. Broken link interni ed esterni
I dati raccolti mostrano che il 35% dei siti presenta broken link interni che rimandano a codici di status HTTP (70% dei quali al codice 4xx page not found).
Mentre il 25% dei siti analizzati presenta invece broken link esterni, che possono seriamente danneggiare l’autorità del tuo sito. Per questo è importante tenerli sotto controllo e correggerli o eliminarli (se la pagina a cui rimandavano non esiste più).
6. Text-to-HTML ratio basso
Sul 28% dei siti analizzati, la ricerca ha mostrato un basso rapporto codice – testo (text-to-HTML ratio).
Secondo SEMrush, questi siti contengono in proporzione più stringhe di codice HTML che testo effettivamente leggibile dagli utenti e raccomanda di mantenere un rapporto del 20%, come limite minimo accettabile.
Ecco un elenco completo delle cose da fare per contribuire a ridurre questo rapporto:
- Rimuovi gli spazi bianchi
- Evita molte schede
- Rimuovi i commenti nel codice
- Evita le tabelle
- Usa CSS per lo stile e la formattazione
- Ridimensiona le tue immagini
- Rimuovi qualsiasi immagine non necessaria
- Usa Javascript solo se necessario
- Mantieni le dimensioni della tua pagina sotto i 300kb
- Rimuovi ogni testo nascosto che non è visibile dagli utenti
- La tua pagina deve sempre avere un testo chiaro e facilmente leggibile – un testo di qualità per l’informazione dell’utente
7. Problemi con il tag H1
È importante conoscere la differenza tra i tag H1 e i tag Title. Il tag Title compare nei risultati di ricerca, mentre il tag H1, generalmente il titolo, è quello che gli utenti vedono sulla tua pagina.
Vediamo alcuni dati dei siti analizzati:
- il 20% aveva troppi tag H1 su una stessa pagina
- il 20% non aveva tag H1
- il 15% presentava informazioni duplicate nei tag Title e negli H1.
Normalmente si dovrebbe utilizzare un solo tag H1 per pagina e spezzare gli articoli con molti tag h2.
8. Basso numero di parole
Google sta sempre più favorendo nel posizionamento gli articoli approfonditi rispetto a quelli con un contenuto debole. Tra i siti web visionati, ben il 18 % ha avuto un conteggio di parole basso su alcune pagine.
È quindi importante creare pagine web approfondite che si posizionino ai primi posti nei risultati di ricerca di Google e lì rimangano.
9. Troppi link on-page
La ricerca rivela che il 15% dei siti contiene troppi link on-page su alcune pagine.
Avere un numero massimo di link su una pagina non è di per sé un problema, ma riempire una pagina di unnatural links lo è sicuramente. Dopotutto, una pagina caotica, piena di link porta ad una pessima esperienza utente, specialmente sul mobile.
Come sostiene SEMrush, per una buona SEO è necessario un profilo di link naturali che includa link di alta qualità. Quindi fai una verifica dei link presenti su ogni pagina ed elimina quelli che non forniscono alcun valore ai tuoi lettori né alla tua strategia SEO.
10. Lingua non corretta
SEMrush ha scoperto che il 12% dei siti ha omesso la lingua di default del testo della pagina.
Dichiarare la lingua è utile per la traduzione e la visualizzazione della pagina, e permette alle persone che usano i convertitori testo-parola di ascoltare il contenuto letto con la giusta pronuncia.
Per modificarla basta entrare nella sezione International Targeting della Search Console.
11. Redirect temporanei
La ricerca ha mostrato che il 10% dei siti analizzati contiene dei redirect temporanei.
Secondo SEMrush, un redirect 302 può portare i motori di ricerca a continuare a indicizzare la vecchia pagina, ignorando invece quella verso cui la stai reindirizzando.
Anche se Google afferma che il suo algoritmo non penalizza per i redirect 302 e che, ai fini dell’indicizzazione, vengono trattati come se fossero 301, ricordati che un redirect permanente 301 passa link authority alla tua pagina preferita, mentre un redirect temporaneo 302 no, quindi è meglio evitarlo.
Per concludere, ecco l’infografica completa pubblicata da SEMrush:
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