Strategia di web marketing B2B
Strategia di web marketing B2B
Come creare una strategia web marketing B2B davvero efficace? Leggi la nostra breve guida per aumentare le vendite del tuo ecommerce.
L’era del web ha cambiato per sempre il modo di fare -e soprattutto pensare- il marketing per le aziende.
Lo avrete sentito dire milioni di volte, eppure sono ancora molte le organizzazioni che si affidano a strategie di vendita 1.0 saldamente ancorate nella tradizione dei rispettivi mercati.
Intendiamoci: squadra che vince non si cambia, e sarebbe totalmente errato rivoluzionare le proprie tecniche di vendita solamente per inseguire il digital come una moda. Con una strategia di web marketing per le aziende, il tuo business può utilizzare meglio il Internet per raggiungere i clienti e generare profitto.
Spesso e volentieri al contrario è proprio la fusione dei due metodi (analogico e digitale) che produce i risultati migliori, e in ogni caso -è bene dirlo sin dalle prime battute- l’arma segreta di ogni strategia di successo è sempre lei: la consapevolezza.
Se tuttavia nel mondo del marketing una certezza esiste è che la tecnologia -da sempre- influenza il comportamento dei mercati.
Questo principio è naturalmente ancora più valido al giorno d’oggi: con un’evoluzione dei mezzi e dei canali senza precedenti, è diventato quantomai essenziale riuscire a comunicare in maniera efficace con ogni possibile fascia della propria audience.
E allora la domanda sorge spontanea: come dar vita a una strategia di web marketing davvero efficace? Come sviluppare efficacemente il proprio business B2B attraverso internet?
Come agenzia di comunicazione B2B, sviluppiamo ed eseguiamo strategie di marketing digitali per le aziende B2B che cercano di far crescere il proprio business tramite la SEO, pubblicità, social media marketing e altre forme di comunicazione.
La risposta potrete trovarla nel video e nella guida seguenti…
1. CHE COS’È IL WEB MARKETING
2. L’OBIETTIVO DI UNA STRATEGIA DI WEB MARKETING
3. CONOSCI I TUOI COMPETITOR ONLINE PER POTER DEFINIRE UNA STRATEGIA VINCENTE
4. SEI STRATEGIE DI WEB MARKETING PER LE AZIENDE B2B CHE FUNZIONANO OGGI
5. L’IMPLEMENTAZIONE DEL TUO NUOVO PIANO DI MARKETING ONLINE
6. MISURA IL TUO SUCCESSO
7. CONCLUSIONI
1. COS’ È IL WEB MARKETING
Detta in maniera estremamente sintetica, il web marketing è la promozione su Internet di brand o prodotti grazie all’uso di device elettronici.
Questa definizione può sembrare banale e quasi da stupidi, eppure racchiude già al proprio interno il nucleo fondamentale delle differenze con i modelli di marketing marketing tradizionali.
Riavvolgiamo infatti un attimo il nastro a trenta-quaranta anni fa: carta stampata, radio e televisione erano i soli mezzi attraverso cui le aziende potevano rivolgersi ai potenziali clienti.
Si trattava di un modello di comunicazione dall’alto verso il basso e soprattutto monodirezionale, in cui le persone potevano essenzialmente compiere una sola azione: ricevere o non ricevere il contenuto.
Poi è arrivato il web.
Un mondo in cui gli utenti giocano un ruolo assolutamente attivo nella partita, cercando in prima persona le proprie fonti di informazione ed interagendo direttamente con le aziende su diversi canali.
Le principali differenze con il modello precedente sono tutte qui: un’interazione in prima persona gestita attraverso diversi canali.
Non serve un genio del marketing per comprendere che le regole del gioco si siano complicate e di parecchio.
Infatti, al giorno d’oggi per vendere con efficacia un’azienda deve essere in grado di gestire la comunicazione diretta con gli utenti, imparando oltretutto punti di forza e debolezza di ciascuna piattaforma in uso (social, sito web, mail etc…).
Quest’ultimo aspetto, in particolare, risulta di centrale importanza.
Perchè la sostanziale trasformazione dell’utente (che da passivo è diventato attivo) e la presenza al tempo stesso di numerosi canali di comunicazione ha comportato un cambiamento primario nelle abitudini degli utenti stessi, che ora si aspettano di ricevere contenuti specifici e differenziati su ciascun canale nel momento stesso in cui accendono il proprio smartphone.
Perdersi questo punto significa perdere l’essenza del web marketing: un mondo essenzialmente multicanale dove a fare la differenza è proprio la capacità di comunicare -e comunicare bene- in maniera stratificata e su diverse piattaforme.
Se siete arrivati fin qui non scoraggiatevi: le grandi sfide portano sempre grandi possibilità, e per le vendite sul web le cose non sono diverse.
Infatti, se da un lato la sfida si è fatta decisamente più complessa di un tempo, dall’altro le nuove tecnologie consentono alle aziende di modellare una comunicazione personalizzata sulla base di ciascun utente, aspetto questo che rende per certi versi estremamente più facile il conseguimento dei propri obiettivi.
Già, ma quali sono gli obiettivi di una strategia di web marketing?
2. L’OBIETTIVO DI UNA STRATEGIA DI WEB MARKETING B2B
Semplice: aumentare le vendite.
Questo è quello che vi diranno in qualsiasi reparto di digital marketing di ogni organizzazione, dalle start-up alle multinazionali.
E potete starne certi: combinare diversi canali in maniera adeguata (lo vedremo dettagliatamente tra poco) consente sicuramente di conseguire con efficacia questo obiettivo primario.
In particolare, se c’è una parola d’ordine che possiamo identificare in questa prima fase essa è certamente “strategia integrata”.
Perchè in un mondo essenzialmente multicanale è proprio l’unione di elementi diversi che consente di raggiunge con efficacia l’obiettivo della vendita.
SEO, campagne pubblicitarie a pagamento e un’adeguata strategia di contenuto sui social sono tutti ottimi esempi di strumenti che, correttamente ottimizzati e coordinati, permetteranno alle aziende di dare vita a una strategia di web marketing di successo.
Per conseguire questo obiettivo, tuttavia, c’è un altro ingrediente davvero essenziale che non può mancare in qualsiasi campagna di digital marketing b2b di successo: il traffico qualificato.
Utilizzare diversi strumenti per attrarre sempre più persone sui propri canali di vendita infatti risulterà sostanzialmente inutile se queste persone non saranno realmente interessate ai nostri prodotti e, pertanto, potenzialmente pronte ad acquistarli.
La definizione delle così dette Buyers Personas (acquirente tipo) è quindi un altro step essenziale di ogni strategia di web marketing che si rispetti.
Infine c’è un altro obiettivo che quasi tutte le aziende mirano a conseguire nel tempo: la brand awareness.
Grazie a una serie di contenuti che non mirano direttamente a vendere il prodotto, ma al contrario a propagare l’immagine aziendale, infatti, le organizzazioni cercano di conquistare la fiducia degli utenti proponendosi sostanzialmente come leader, primi nella classe del proprio settore.
Questo aspetto risulta di fondamentale importanza perchè se da un lato non porta ad un aumento diretto delle vendite, dall’altro permette di costruire una vera e propria community di utenti che, rispecchiandosi nei valori del brand, risulteranno a tutti gli effetti fidelizzati e pronti ad effettuare acquisti ripetuti nel tempo.
Qual è quindi l’obbiettivo di una strategia di digital marketing?
Essenzialmente, potremmo dire “realizzare una strategia integrata e multicanale per incrementare il traffico qualificato e di conseguenza le vendite, aumentando nel tempo la fiducia degli utenti per creare una base sempre più ampia di clienti fidelizzati”.
Non è facile, certo. Ma Roma non è stata costruita in un giorno e per dare vita ad una strategia di successo occorre cominciare dalle basi: l’analisi dei competitor.
3. CONOSCI I TUOI COMPETITORS ONLINE PER DEFINIRE UNA CAMPAGNA DI MARKETING B2B
Una sfida complessa come quella del web marketing, basata su diversi canali e molteplici competenze, potrebbe produrre nelle aziende un generale senso di disorientamento.
Per questo il principale punto di partenza, il livello zero di ogni strategia di successo è sempre lo stesso: l’analisi dei competitor.
Analizzare i competitor consente infatti di studiare le mosse altrui passo dopo passo, così da comporre il quadro definitivo ed avere un esempio completo di strategia sotto ai nostri occhi prima ancora di aver pensato alla propria.
Ma prima ancora di analizzare da vicino il comportamento dei nostri rivali su ogni canale dovremmo chiederci: chi sono i nostri competitor?
La risposta a questa domanda potrebbe essere tutt’altro che scontata. Infatti occorre fare una differenza sostanziale tra i competitor percepiti (il mio vicino di casa che da sempre fa il mio stesso lavoro) e quelli reali (competitor lontani geograficamente o del tutto ignoti ai nostri occhi, ma che sul web ci stanno rubando quote importanti di mercato).
Una volta che abbiamo compreso chi sono i nostri reali competitor (attenzione, quelli percepiti potrebbero anche rivelarsi reali) possiamo passare all’analisi vera e propria delle loro strategie.
Quali canali hanno utilizzato per la vendita dei propri prodotti? E come? Si sono basati principalmente sui Social B2C (Facebook, Instagram) oppure B2B (Linkedin)?
Che tono di voce utilizzavano nelle loro strategie di contenuto?
Queste sono tutte ottime domande per comprendere le loro strategie sui Social.
Certamente però la nostra analisi non si fermerà qui e potrà procedere con un livello di approfondimento altrettanto professionale sul web.
Strumenti come SEOzoom o Semrush infatti permettono un’analisi estremamente dettagliata delle performance registrate dai siti della internet nostra concorrenza.
Quante sono le parole indicizzate, e su quali hanno puntato con maggior decisione? Quali hanno invece performato al meglio, consentendo un netto incremento del traffico?
L’analisi dei siti web però potrebbe spingersi oltre, analizzando il punteggio di rank authority e scoprendo (uno per uno) tutti i link in entrata e in uscita prodotti dal sito, evidenziando eventualmente la presenza di importanti strategie di backlinck.
Come abbiamo visto, gli aspetti da considerare sono molteplici e potremmo prenderne in considerazione anche altri come le strategie di UX e UI design, fondamentali per l’impatto visivo e per mettere in evidenza determinati prodotti a scapito di altri.
Quello che è certo è che in questa fasi più sono gli elementi che andremo ad osservare, più dati approfonditi e precisi avremo a disposizione per dare vita alla nostra strategia vera e propria.
4. SEI STRATEGIE DI WEB MARKETING PER LE AZIENDE B2B CHE FUNZIONANO OGGI
Quando pensiamo al web marketing, e in maniera più specifica al web marketing per il B2B, spesso immaginiamo una strategia basata esclusivamente sulla vendita diretta e selvaggia del proprio prodotto o servizio.
Se ovviamente studiare le tecniche per la vendita immediata dei propri servizi non è soltanto importante, ma addirittura di fondamentale importanza per il mercato odierno, non dobbiamo dimenticare che un ambiente multicanale come il web ci consente di comunicare in maniera differenziata così da strutturare una campagna su più livelli, in grado di trasmettere messaggi diversi alla nostra audience.
Per raggiungere questo risultato occorre naturalmente saper sfruttare al meglio ogni singolo canale a disposizione. Come abbiamo già detto, infatti, non esiste una formula magica né un canale di vendita automaticamente preponderante su tutti gli altri.
Al contrario, soltanto una strategia integrata permetterà alle aziende di raggiungere con efficacia i risultati sperati, aumentando le vendite ed incrementando il valore del proprio brand nel tempo.
Vediamo quindi insieme i principali canali di vendita su cui costruire una strategia di web marketing di successo.
1. CONTENT MARKETING
Parliamoci chiaro, non esiste strategia di marketing senza strategia di content.
Per risultare attraenti, efficaci e dunque vendibili ai nostri clienti dobbiamo innanzitutto sviluppare di contenuti di qualità, in grado di presentare le migliori caratteristiche dei nostri prodotti e al tempo stesso di essere fonte di intrattenimento per gli utenti (aumentare l’engagement).
Come farlo? Per esempio curando estremamente bene i contenuti testuali, a cominciare dalle pagine e dalle schede dei prodotti.
Sembra superfluo sottolinearlo, ma anche la grafica e l’aspetto visivo giocano un ruolo di centrale importanza, così come la scelta di immagini di qualità.
Nessun utente sarà mai attratto da un contenuto che trova brutto e poco gradevole.
Un altro aspetto fondamentale è quello di costruire contenuti aggiornati nel tempo, e in altre parole dar vita ad un proprio blog.
I tempi infatti in cui i siti internet erano elementi statIci, mai aggiornabili e sempre uguali agli occhi di Google sono ormai un lontano ricordo.
Sviluppare contenuti aggiornati, freschi e di buona qualità ci permetterà non solo di essere sempre più attraenti per i visitatori, ma anche per i motori di ricerca sul lato tecnico, che vedranno un traffico costante e continuato nel tempo verso il nostro sito web – sinonimo questo di un sito di forte interesse per gli utenti e dunque degno di un alto authority rank.
Quindi, curiamo la creazione di articoli di qualità su temi interessanti, basato ovviamente su tematiche pertinenti ed interessanti rispetto al nostro prodotto. Per fare questo risulta essenziale l’implementazione di un piano editoriale che ci consentirà di programmare gli argomenti e al tempo stesso di pubblicare i contenuti con una cadenza regolare nel tempo (caratteristica questa di fondamentale importanza per qualsiasi attività di content marketing).
Infine, curiamo sempre con estrema attenzione l’aspetto visivo del nostro contenuto.
UX e UI sono fondamentali non soltanto per creare un contenuto piacevole dal punto di vista visivo, ma soprattutto per guidare l’utente nella navigazione e portarlo al compimento di azioni per noi fondamentali (acquisto, iscrizione alla newsletter, compilazione del form di contatto e così via dicendo).
2. VIDEO MARKETING
Volete qualche numero?
Più dell’85% degli utenti del web consuma quotidianamente contenuti video, l’87% dei marketers professionali utilizza con regolarità questo formato e il 90% d i loro si dichiara soddisfatto dall’ottimo ROI (ritorno d’investimento) totalizzato.
A questo punto probabilmente i starete ponendo una domanda: come mai i contenuti video risultano tanto performanti?
La risposta è piuttosto semplice: in un mondo sostanzialmente immateriale e intangibile, i video sono il contenuto per eccellenza che permette agli utenti di riprendere il contatto con le persone.
Detta in maniera ancora più semplice: metterci la faccia funziona.
Se infatti leggiamo post o vediamo un contenuto anonimo, difficilmente ci ricorderemo di quel contenuto nel tempo pur avendolo magari apprezzato.
Ma se possiamo associare quel contenuto a una persona, e in maniera specifica a un volto o a un tono di voce, allora il discorso cambia sensibilmente.
Esistono diverse tipologie di video che possiamo realizzare per migliorare le performance della nostra azienda, ma in senso più generale possiamo individuare tre macroaree:
- LIVE E DIRETTE
Ospitati sui social o su Youtube, questi video permettono agli utenti di fruire di contenuti freschi e immediati e si stanno piano piano sostituendo alle televisione per la trasmissione degli eventi dal vivo. A differenza della TV però consentono agli utenti di esprimere in tempo reale commenti e apprezzamenti e interagire così con l’evento in corso. - INTERVISTE
Questa tipologia di video è perfetta per conoscere e riportare al meglio le opinioni delle figure più autorevoli del nostro settore.
Mantenendo un alto livello professionale, le interviste a dirigenti e impiegati consentono al tempo stesso agli utenti di avere uno sguardo più informale all’interno dell’azienda. - VIDEO INFORMATIVI CON ANIMAZIONI
Quest’ultima tipologia di video, grazie all’uso di animazioni e fotografie di alta qualità, è certamente la più entusiasmante delle tre e consente quindi alle aziende di ottenere un alto livello di engagement.
3. INBOUND MARKETING (SEO)
Prendete tutto quanto abbiamo detto sul content marketing e consideratelo -sempre- vero.
Ma se ci limitiamo a fare contenuti belli e ben strutturati sul piano visivo, corriamo un grande rischio: quello di non essere mai trovati dagli utenti.
Per avere successo nel web marketing infatti non è sufficiente realizzare un contenuto attraente, ma occorre anche osservare i trend di ricerca per vedere quali sono gli argomenti più cercati e, soprattutto, come vengono cercati.
Ed è qui che entra in gioco la SEO.
L’ottimizzazione per i motori di ricerca è infatti quella disciplina che consente ai marketer di realizzare contenuti egualmente efficaci per gli utenti e per i motori di ricerca.
Attraverso tool come i già citati SEOsoom e Semrush infatti è possibile evidenziare le parole chiave più cercate dagli utenti per un determinato argomento, osservare trend di ricerca e molto altro ancora.
La SEO però non si ferma qui, spingendosi anche alla corretta strutturazione delle pagine web per i crawler e curando quindi la corretta suddivisione dei testi in paragrafi, con titoli e sottotitoli, e soprattutto occupandosi della creazione dei metacontenuti – contenuti sui contenuti che nascono in primo luogo per far comprendere l’argomento di una pagina ai motori di ricerca.
Inoltre, è possibile stabilire il punteggio di qualità ottenuto da una singola pagina e più in generale da un intero sito, così da permetterci di individuare i siti migliori da cui ricevere link (strategia di backlink) per aumentare la nostra considerazione agli occhi dei motori di ricerca.
Ovviamente la SEO si applica anche alla strategia dei contenuti e in particolare dell’attività di blogging: qualsiasi calendario editoriale che si rispetti infatti è essenzialmente basato sulla stagionalità di argomenti e parole chiave, così da scrivere contenuti in maniera anticipata e farsi trovare puntuali alle scadenze.
Quando si tratta di web marketing, infatti, è sempre meglio arrivare un giorno prima che un giorno dopo.
4. PPC: CAMPAGNE A PAGAMENTO
L’aspetto bello della SEO è che si tratta di una disciplina completamente gratuita.
Quello brutto è che tendenzialmente produce risultati a lungo termine.
Al contrario se il vostro scopo è ottenere risultati tangibili nel breve periodo, certamente vi converrà puntare su una campagna PPC (pay per click).
Se avete infatti un budget piuttosto cospicuo, le campagne Ads sono uno strumento potentissimo di marketing, che abbinano la potenza delle inserzioni a pagamento a contenuti di qualità.
Infatti, se pensate che il concetto alla base delle campagne PPC sia un semplice “vince chi paga di più” state sbagliando e di grosso.
Google organizza infatti un’asta istantanea basata su diversi fattori, di cui il bid (la puntata per click) costituisce solo uno degli aspetti presi in esame.
A essere presi in considerazione sono anche, essenzialmente, i contenuti, che vengono valutati sia in base alle parole chiave scelte che sia alla leggibilità, alla pertinenza e in una parola alla qualità.
Il mix di tutti questi fattori permetterà il successo (o l’insuccesso) di una campagna pay per click, ma statene certi: nelle mani di un marketer esperto questo strumento si rivela un’arma letale per qualsiasi azienda, con interessantissimi risultati per quanto riguarda il ritorno d’investimento.
Google ADS e le campagne PPC più in generale consento anche un’eccellente segmentazione del proprio pubblico ed è per questo che esperti del settore le considerano uno degli strumenti più adatti per ottenere lead qualificati, incrementando in maniera decisiva il traffico pertinente verso il proprio sito e contribuendo così in maniera essenziale allo sviluppo di una campagna di web marketing di successo.
5. E-MAIL MARKETING
Un, vero e proprio duro a morire, l’email marketing è in realtà uno degli strumenti più sottovalutati tra tutti i canali a disposizione nel web marketing moderno.
Il motivo è presto detto: questo strumento trae le sue origini nel passato del web “1.0” e. cronologicamente parlando, è sicuramente il più datato tra quelli presi in esame.
Datato tuttavia non fa rima con rallentato, e ancora oggi l’email marketing è ai primissimi posti tra i canali di marketing con il più alto tasso di conversione.
Come mai? Beh, se ci pensate è molto semplice.
E-mail e newsletter infatti arrivano a un pubblico che, sostanzialmente, ha già lasciato all’azienda di riferimento il proprio dato di contatto ed per questo già più interessato ai prodotti o servizi offerti.
In altre parole, in questo step ci collochiamo a un livello più basso del nostro funnel di conversione, in una posizione decisamente più vicina alla vendita.
Non stupisce quindi che questo canale, anche se datato, sia comunque tra i più performanti per quanto riguarda il ritorno d’investimento, anche perchè oltretutto sfruttando l’anagrafica fornita dal visitatore è possibile segmentare in maniera davvero efficace il proprio pubblico, costruendo di conseguenza contenuti e messaggi mail direttamente personalizzati sulla base dei lead.
Di conseguenza, se state valutando una strategia di web marketing per la vostra azienda, non escludete la newsletter per nessun motivo.
6. SOCIAL MEDIA MARKETING
Soprattutto quando si parla di settore B2B i social sembrano un canale del tutto inutile e inadatto, poco appropriato per la veicolazione di contenuti destinati alle aziende.
Niente di più sbagliato!
Se infatti social media marketing è tradizionalmente sinonimo di B2C, non dobbiamo sottovalutare l’efficacia di questo canale anche quando parliamo di B2B.
A ben pensarci infatti ogni Social ha la sua anima: Instagram prettamente visiva, Linkedin dedicata al mondo business e professional, Facebook più generalista.
Sfruttando le caratteristiche specifiche di ciascun canale, quindi, potremo produrre contenuti assolutamente efficaci all’interno della nostra strategia di web marketing per una serie di obiettivi come:
-
mostrare curiosità sui prodotti
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mostrare aggiornamenti e sui prodotti o nuovi modelli
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raccontare i case studies di successo
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mostrare la soddisfazione dei clienti e dare vita al così detto “social proof”
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diffondere video interviste per migliorare la brand awareness
-
spiegare ai clienti potenzialità e funzionalità dei prodotti attraverso video tutorial
Come è facilmente intuibile, ogni canale potrebbe rivelarsi estremamente efficace per ciascuno di questi scopi.
Instagram, con il suo forte impatto visivo, potrebbe essere ideale per foto e video dedicati ai prodotti, mentre una programmazione di conteuti strutturati su Linkedin come le interviste ci farà percepire come i primi della classe.
Infine, da non sottovalutare Facebook: il social generalista per eccellenza può infatti essere perfetto per allargare la visibilità di un prodotto, ma anche per incontrare manager e dirigenti (che, in caso ve lo stiate chiedendo, sì, sono presenti anche lì).
5. L’IMPLEMENTAZIONE DEL TUO NUOVO PIANO DI MARKETING ONLINE
Bene, adesso che abbiamo tutti gli ingredienti saremo in grado di elaborare una strategia web marketing B2B in poche settimane, vero?
Ancora una volta, purtroppo, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e passare dalla teoria alla pratica potrebbe non essere così scontato.
Pensate a una difficoltà tanto semplice quanto lampante: come abbiamo visto, una campagna di web marketing è un processo lungo e articolato, composto da diversi step che implicano il possesso di abilità e competenze molto diverse.
Portarla a termine efficacemente in totale autonomia è un traguardo, sostanzialmente, impossibile.
Ne consegue che dovrete dar vita a un vero e proprio team di lavoro, e come all’interno di qualsiasi logica di teamwork avrete bisogno di una parola chiave di vitale importanza: l’organizzazione.
Credetemi, più e più volte ho visto ottime iniziative di marketing arenarsi e poi fallire per la sostanziale mancanza di coordinazione tra le parti, con organizzazioni anche importanti che si sono rivelate del tutto incapaci di passare dalla pianificazione alla realizzazione di un progetto.
E quindi, come strutturare una squadra vincente per passare dalla teoria alla pratica?
Non esiste una formula magica, ma per dar vita a un ottimo team di web marketing ci sono alcune regole di base che non dovreste mai dimenticare:
-
STABILIRE OBIETTIVI SMART
Potrete anche organizzare un team perfetto, ma se non vi darete obiettivi SMART (specifici, misurabili, d’ispirazione, realistici e scalati su una tempistica precisa) nessuna strategia di web marketing andrà realmente a buon fine. -
SUDDIVIDERE I TALENTI
Il vostro teamwork è ampio e variegato, e nessuno al suo interno ha le stesse identiche competenze. Pertanto, sarà un vantaggio per tutti se stabilirete chi dovrebbe operare in quale area (content, SEO, campagne PPC, grafica etc etc) -
STABILIRE UNA TIMELINE
Se non vorrete causare ritardi a catena e vedere la strategia di web marketing saltare ogni checkpoint, dovrete stabilire un calendario delle timeline. Sarà utile sopratutto per i task a lungo termine, che sono maggiormente soggetti al rischio “lo faremo più avanti” -
USARE UN SOFTWARE GESTIONALE
Per una strategia web marketing B2B non c’è nulla di più mortale di un “pensavo lo facessi tu”. Eppure spesso e volentieri è quello che accade nei team di lavoro, con due risorse impegnate sullo stesso task ed altri task dimenticati da tutti.
Per evitarlo dividete i compiti su una piattaforma condivisa ed assegnate i task alle risorse: sarà anche più stimolante per le risorse stesse.
6. MISURA IL TUO SUCCESSO
Fatto tutto questo inizierete a produrre dei risultati, statene certi.
Ma esiste un solo modo per comprendere se questi risultati sono davvero buoni o cattivi, se state lavorando nella giusta direzione o se dovete cambiare qualche mossa: la misurazione dei dati.
Impostare una strategia di web marketing B2B senza questo step sarebbe praticamente impossibile.
Fortunatamente i tool di analisi dei dati ci consentono una profilazione estremamente attenta e precisa, aspetto questo che ci consente di raccogliere, e soprattutto interpretare, i dati in nostro possesso.
Come servirsi concretamente di questi numeri? Diamo un’occhiata ad un semplice esempio.
Se impostiamo la nostra strategia affinchè gli utenti comprino un prodotto da una landing page dedicata, avremo lavorato attentamente su aspetti come SEO, social media marketing e magari anche campagne PPC.
Il che, intendiamoci, porterebbe sicuramente un ottimo traffico sulla nostra landing.
Ma cosa succede se gli utenti, alla fine, non comprano il prodotto come auspicato?
Gli strumenti di analisi potrebbero dimostrarci che, una volta atterrati sulla pagina, i visitatori passano da un paragrafo all’altro senza seguire la navigazione desiderata, e soprattutto si perdono la fondamentale Call To Action “Acquista ora” che avevamo impostato per la conversione.
Capite bene adesso quanto questi dati siano semplicemente fondamentali.
In assenza di informazioni precise infatti avremmo deciso di investire molte più ore nella seo, studiare nuove campagne di social media marketing o aumentare il nostro budget per Google ADS.
Con un unico risultato certo: lo spreco di tempo e di soldi, perchè l’unico aspetto da modificare nell’esempio sopra citato era la UX/UI della pagina così da fornire al visitatore una navigazione più facile e immediata, direttamente votata all’acquisto.
Potremmo andare avanti ore e ore, con numerosi altri esempi per sottolineare l’importanza della misurazione e dell’analisi dati in qualsivoglia strategia di web marketing B2B di successo.
Quel che è certo è che non dovrete saltare questo step in nessun modo: arrivare fin qui avendo fatto ogni step a regola d’arte vi servirà poco o a nulla se non sarete in grado di correggere il tiro in corsa di fronte a eventuali problemi, così da garantire lunga vita alla vostra strategy.
7. CONCLUSIONI
Siamo dunque giunti alle conclusioni.
Impostare una strategia di web marketing B2B davvero efficace non è cosa da poco: occorrono infatti competenze, disciplina e tanta (tanta) organizzazione.
Per questo la scelta vincente è sempre quella di farsi affiancare da un team di professionisti del settore, che forti della loro esperienza sapranno garantirvi un ritorno di investimento davvero importante.
Il bello del web marketing però è che non chiude le porte in faccia a nessuno: con tanta dedizione e voglia di fare, ma soprattutto seguendo una strategia corretta e strutturata, chiunque può comprenderne le basi e dare così il proprio contributo per il successo dell’azienda.
Per cui non esitate, il tempo è denaro e ogni istante è perduto: posate la prima pietra e date il via alla vostra strategia di successo per il web marketing B2B!
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